Donald Trump a due giorni dalla fine del suo incarico da presidente degli Stati Uniti, ha comunicato di voler revocare il divieto di viaggiare nel Paese dall'Unione Europea, dal Regno Unito e dal Brasile. Il divieto ai passeggeri dell'Unione Europea e del Regno Unito è stato imposto a marzo 2020, mentre quello sul Brasile risale a maggio. A riportare la notizia più fonti di stampa estere.
Ciò che non passa inosservato è il fatto che Trump volesse revocare le restrizioni a partire dal 26 gennaio, quando però non sarà più presidente. Infatti, pochi secondi dopo il suo annuncio, Jen Psaki, futura portavoce dell'amministrazione Biden, ha assicurato che in nessun caso era prevista la revoca delle restrizioni. "Su consiglio del nostro team medico, l'amministrazione (Biden) non prevede di revocare queste restrizioni il 26 gennaio. In effetti, abbiamo in programma di rafforzare le misure di salute pubblica sui viaggi internazionali per mitigare ulteriormente la diffusione del Covid-19", ha detto Psaki su Twitter.
Dal canto suo, il presidente eletto degli Stati Uniti, Joe Biden, che entrerà in carica oggi 20 gennaio, non revocherà le restrizioni sui viaggi internazionali da Europa, Regno Unito e Brasile. E come già annunciato ha varato il suo piano anti-Covid. In quanto presidente degli Stati Uniti sarà lui a decidere se mantenere o sospendere tali misure. "Con l'aggravarsi della pandemia e l'emergere di varianti più contagiose in tutto il mondo, non è il momento di revocare le restrizioni sui viaggi internazionali", ha aggiunto Psaki.
Inoltre, quanto alle misure adottate dal Paese, come già comunicato da questa agenzia di stampa, a partire dal 26 gennaio, entra in vigore il requisito per un test covid-19 negativo per tutti i passeggeri aerei internazionali, compresi i cittadini statunitensi, diretti negli Stati Uniti, come è stato recentemente annunciato dal Center for Disease Control and Prevention (Cdc).
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