La chiusura degli impianti sciistici provocherà un calo del fatturato pari a circa il 60%, e anche nel caso in cui si riaprisse, il calo ci sarebbe lo stesso, ma andrebbe a coprire il 30% (fonte Anef e Skipass turismo).
In Valle d'Aosta si vive di turismo invernale e chi va sulla neve lo fa principalmente per sciare, tenendo ben presente la morfologia del territorio che ha una vocazione in buona parte legata allo sport degli sci. "Purtroppo saremo la regione che ne risentirà maggiormente, l'80% del fatturato della Valle d'Aosta è solo di turismo invernale", ha dichiarato il sindaco di Gressoney, Alessandro Girod, che ha spiegato la situazione a Guida Viaggi in un'intervista congiunta insieme all'assessore al turismo del medesimo comune, Paolo Viganò.
"Quasi tutti gli abitanti sono impiegati nel turismo - continua il sindaco -, stiamo spegnendo i motori, già quest'anno perderemo il 65% del fatturato con l'assenza di turisti dall'estero, senza contare i danni alle categorie bar e ristoranti". "Non è solo un danno economico - puntualizza Viganò -, ma anche morale, se si considera che siamo confinanti con la Svizzera dove invece è consentito andare a sciare".
La preoccupazione di perdere clientela è legittima dal momento che i più appassionati, anche se clienti affezionati della Val d'Aosta, potrebbero decidere di dirottare verso la Svizzera pur di praticare il loro sport preferito e ripetere la scelta successivamente. "Rischiamo di perdere il mercato - conferma l'assessore -, con conseguenti danni per i prossimi 10 anni". La doccia fredda è arrivata dal presidente del consiglio, Giuseppe Conte nello stesso giorno in cui il dialogo tra Stato e regioni era arrivato a un dunque sull'argomento, e si era parlato di come gestire gli impianti di risalita ottemperando alle norme sanitarie.
"Stavamo portando avanti ragionamenti sensati - spiega Girod - su come gestire gli impianti nelle zone gialle, aprendo eventualmente anche ad altre zone gialle. Stavamo organizzando l'acquisto del biglietto online per controllare gli accessi agli impianti a fune. Per finire si discuteva di utilizzare mascherine chirurgiche obbligatorie in apposito scaldacollo". Un dibattito che a quanto sembra è stato fine a se stesso e che non ha avuto il tempo di essere portato all'attenzione del consiglio dei ministri poiché la decisione era già stata presa.
Lara Morano
Cala il fatturato del 34%, ma crescono le prenotazioni dirette, la spesa media, le strutture associate e gli iscritti al programma di loyalty Etik
Il gruppo alberghiero prende in gestione con un accordo ventennale la struttura veneta, che porta a 30 il numero di hotel e resort e a 6.800 quello di camere complessivamente in portfolio
Il progetto permetterà di accentrare le informazioni sui trend di prenotazione delle strutture ricettive, a partire dalle ricerche dei booking engine che fanno parte dell’offerta del gruppo, Booking Expert, Simple Booking e Vertical Booking
Compito di albergatori, gestori, proprietari di residence e di appartamenti è quello di investire in qualità per farsi trovare pronti nel momento della ripartenza - di Laura Dominici
La tematica analizzata da un webinar organizzato nell’ambito di Hospitality Digital Space. I suggerimenti di Deloitte e Capgemini – di Nicoletta Somma
Porto Giardino a Monopoli, nel cuore della Puglia, è immerso in 20 ettari di parco formato da pineta, macchia mediterranea e ulivi secolari
Il figlio dell’iconico fondatore Gordon “Butch” Stewart assume la carica di executive chairman. Obiettivo proseguire l'opera del padre