Le sei più importanti catene alberghiere del mondo - Marriott, Hilton, Ihg, Hyatt, Accor e Best Western - guardano con grande ottimismo al futuro
I sei ceo delle più grandi catene alberghiere mondiali (Marriott, Hilton, Ihg, Hyatt, Accor e Best Western) concordano nel prevedere un 2021 con una crescita mai vista prima, anche per il fatto che non c'è mai stato un calo così forte come quello di 2020.
Lo hanno dichiarato, come riporta Preferente, Sébastien Bazin (Accor), Chris Nassetta (Hilton), Arne Sorenson (Marriott International), Keith Barr (InterContinental Hotels Group), Mark Hoplamazian (Hyatt Hotels) e David Kong (Best Western) durante la loro partecipazione alla Nyu International Hospitality Industry Investment Conference.
Arne Sorenson ha sottolineato che, sebbene nel 2021 "abbiamo una crisi economica prima di quella sanitaria, sappiamo come ricostruire. Non sappiamo se il grande rimbalzo avverrà a metà anno, nel secondo trimestre o nel terzo, ma a un certo punto si diffonderà la sensazione che ci siamo lasciati alle spalle il Covid-19".
Chris Nassetta ha previsto che il 2021 segnerà la più alta crescita del RevPar anno su anno nella storia dell'hotel. David Kong ha previsto che la produzione del settore alberghiero potrebbe salire alle stelle, al 45%, nel 2021. Mark Hoplamazian ha osservato che il prossimo anno sarà un "magnifico punto di svolta che fornirà un enorme livello di speranza".
Keith Barr ha azzardato che la ripresa avverrà "nella seconda metà del prossimo anno". Sébastien Bazin ha chiesto calma e ha assicurato che "tutto tornerà". E in breve, i grandi dell'industria alberghiera mondiale hanno convenuto che alla fine non ci saranno tanti cambiamenti nella domanda come avevano previsto, e che anche i viaggi d'affari finiranno per tornare a regime.
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