In un’audizione con la Commissione Attività produttive chieste misure straordinarie per “una crisi senza precedenti che ha colpito l’intero settore”
Un’audizione in videoconferenza con la Commissione Attività produttive. E’ stata l’occasione per presentare, da parte di Confindustria Alberghi, le istanze della categoria. La circostanza è stata l’esame in sede consultiva del disegno di legge di Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e Bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023.
“Una crisi senza precedenti che dura ormai da 10 mesi ha colpito l’intero panorama alberghiero a partire dal mese di marzo”, ha spiegato l’associazione, sottolineando che nessun Dpcm ha mai imposto la chiusura delle attività, ma “di fatto l’hotellerie soffre gli effetti dovuti al blocco di fiere, congressi, eventi, convegni e alle limitazioni alla circolazione delle persone”. Un momento difficilissimo, che dura ormai da 10 mesi e che rischia di complicarsi se saranno confermate le notizie stampa sull’ipotesi di non riaprire gli impianti sciistici né tanto meno prevedere lo spostamento tra le regioni nelle prossime settimane comprese quelle di Natale e Capodanno.
Nel rispetto di quelle che sono le decisioni legate alle scelte di natura sanitaria, durante l’audizione è stata sottolineata la necessità di disporre di aiuti adeguati alla effettiva gravità della crisi, che garantiscano la sopravvivenza di molte imprese altrimenti destinate al collasso. Confindustria Alberghi dichiara che è stato anche posto l’accento sul problema del limite agli aiuti di stato che rischia di rendere inefficaci le misure già previste. Il protrarsi della crisi, infatti, ha reso inadeguata la soglia a 800.000 euro nell’attesa che vengano attivate le nuove opportunità previste dal nuovo temporary framework di ottobre.
“L’aggravarsi ed il protrarsi della crisi hanno purtroppo reso insufficienti i provvedimenti adottati dall’inizio della pandemia – spiega in una nota - rendendo di fatto necessarie misure di sostegno straordinarie”.
Tra gli interventi più attesi – ha sottolineato durante l’audizione Maria Carmela Colaiacovo, vicepresidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi – chiediamo correttivi al contributo a fondo perduto che, così come pensato, non riesce ad offrire un sostegno adeguato agli operatori alberghieri visto che gli aiuti sono esclusivamente correlati esclusivamente alle perdite subite nel mese di aprile 2020. Il settore è allo stremo e ha bisogno di misure robuste e di un percorso di accompagnamento per tutto il 2021, un anno in cui la ripresa sarà lenta e discontinua”.
Al contempo è stato espresso vivo apprezzamento per la scelta di intervenire sul tema delle locazioni brevi per tutelare il tessuto urbano e sociale delle città e offrire maggiore trasparenza ai consumatori. Tra i tanti i temi sollecitati, anche quelli relativi alle misure fiscali, dalla proroga degli interventi per affitti e Imu, alla richiesta di sospensione della Tari, passando per la riduzione del 50% dell’aliquota Iva applicata alle prestazioni alberghiere e azzeramento dell’Irap.
Spazio è stato dedicato anche alle misure per il lavoro con la richiesta di prolungare gli ammortizzatori sociali dando possibilità agli operatori di poter accedere anche alla decontribuzione per quei lavoratori che possono essere richiamati anche solo parzialmente in servizio. E’ stata poi sottolineata l'importanza di prevedere l'estensione del superbonus anche alle strutture alberghiere, consentendo di “trasformare lo stallo attuale in un’opportunità di riqualificazione e riposizionamento”.
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